Se pensiamo a quello che era il percepito diffuso delle birre all’inizio degli anni ’90, non possiamo fare a meno di notare l’evoluzione che ha subito questo settore. Trent’anni fa si chiedeva una “bionda” e lo si faceva principalmente in due momenti, ovvero in concomitanza della partita ed in compagnia di una pizza.
Negli ultimi decenni il mondo della birra ha subito una profonda rivoluzione, trainata da quel movimento comunemente chiamato “craft beer”, italianizzato nella forma “birra artigianale”. Il fiorire di nuovi microbirrifici ha portato ad un crescente interesse nei consumatori, fino agli attuali dati di mercato che ci raccontano di un giro d’affari nazionale pari a 6,75 miliardi di euro. Questa rivoluzione, che ha portato un paese a vocazione vinicola come il nostro a divenire il decimo produttore europeo di birra, è dovuta a diversi fattori, quali il cambiamento di percezione di questo prodotto, la destagionalizzazione del consumo e (da non trascurare) la riduzione delle accise.